San Gregorio Armeno e l’arte presepiale

La piccola strada, situata nel cuore antico della città e sovrastata dal sontuoso campanile della chiesa di San Gregorio, è forse una delle più affollate della città. Non è solo la presenza dei cittadini e dei turisti a popolare questo luogo, quanto quelle di piccolissime figure umane dipinte a mano, manifesto della capacità artigianale dei mastri presepiali.

Quella dei pastori è una tradizione di origini remote, di gran lunga antecedente alla nascita del settecentesco presepe napoletano. In epoca classica, infatti, sulla strada insisteva un tempio dedicato a Cerere in cui cittadini usavano portare piccole statue in terracotta come ex-voto. Questa tradizione ha superato i secoli e arriva a noi, in bilico tra sacro e profano, grazie al lavoro di generazioni di famiglie che oltre a rappresentare figure chiave della natività, pastori e bottegai, hanno da tempo iniziato a immortalare icone contemporanee. Molti di voi, probabilmente, torneranno a casa con un bue, un asinello, un “bambiniello” e, perché no, una statuetta di Maradona o Pino Daniele.

San Gregorio Armeno dista solo 10 minuti a piedi da Attico 33.